venerdì 28 novembre 2014

Il passo della Dea

Federico possiede una capacità intuitiva fuori dal comune. Proprio per questo, Gianni - suo migliore amico e investigatore di polizia – ha l’abitudine di coinvolgerlo nei casi più intricati. L’ultimo omicidio è fonte di dolore per Federico: la vittima, infatti, è una giovanissima e promettente ballerina del Teatro alla Scala, uccisa brutalmente nel proprio appartamento. Oltre al mistero sulle modalità dell’omicidio, anche i ricordi prendono ad assillare l’uomo, il quale non può fare a meno di legare la tragedia all’incidente che anni prima gli ha portato via la sorella, a sua volta promessa del balletto classico.
Le indagini portano presto i due amici a rendersi conto che dietro alla morte della ballerina si nasconde molto più di quanto credessero. Gli omicidi non si fermano, flagellando il corpo di ballo che sta preparando lo spettacolo che precederà la chiusura per restauri dello storico Teatro. Una Milano quotidiana e familiare diventa sede di forze oscure provenienti da oltreoceano, i cui scopi vanno ben oltre l’omicidio fine a se stesso. Federico e Gianni, pur con il supporto della medium Maria e del non comune gatto Ninja, si troveranno loro malgrado invischiati in una vera e propria battaglia tra forze cosmiche.
La danza classica, un mondo elitario di regole ferree, fisici perfetti e sacrifici che si traducono in spettacoli di alta classe racchiusi entro lo spazio delimitato del palco di un teatro, assume in questo romanzo una valenza antica e trascendente. Esercizio e tecnica si donano completamente a un ritorno all’origine, alla valenza sciamanica dell’abbandono del corpo alla musica, la quale altro non è che la traduzione in suono di vibrazioni e messaggi dal mondo delle energie.
Non stupisce, quindi, che la salvezza dell’Universo, il compimento di un ciclo cosmico che va rinnovato continuamente da anime “evolute” spiritualmente – una sorta di “giorno di Brahama” che si chiude per poter rinascere – poggi sulle spalle di chi, con l’abbandono del corpo e la costruzione di un’armonia crea un ponte tra il mondo materiale e le forze creatrici, contenendo il Caos. Più ancora che il Male in senso lato, in effetti, la presenza oscura che è giunta a Milano fin dalle antiche foreste dell’America centrale e da una civiltà dominata dalla violenta lotta pro o contro forze sanguinarie, rappresenta la Distruzione del mondo come lo conosciamo, quindi il potere disgregante che va a contrapporsi al risultato del Verbo del Demiurgo.
La Luce, incarnata in giovani donne con un segno corporeo caratteristico che aiuta a riconoscerle come prescelte, dovrà manifestarsi di nuovo per contrastare una Tenebra incipiente, latrice delle forze anticreative dell’Universo. Il legame con le antiche leggende Maya, all’epoca della prima pubblicazione (avvenuta nel 2005 per Passigli Editore) si poteva spiegare con il crescente interesse riguardo alle profezie sul termine di un’era, diventate poi di dominio pubblico e sicuramente stimolanti per la fantasia di uno scrittore ed oggi godibili nuovamente senza snobismi, essendoci disintossicati dalla Maya-mania di qualche anno fa.
Un posto di potere rilevante all’interno della storia è riservato al Gatto. Il felino, con le sue capacità fisiche e istintuali al limite del soprannaturale, con la sua intelligenza e indipendenza, si presta ad incarnare il ruolo di guardiano di forze magiche che l’Uomo, con i suoi sensi appannati, percepisce appena. Per questo motivo, Ninja fin dall’inizio si affranca dallo stereotipo dell’animale da compagnia e si presenta come un compagno e una guida con un proprio intelletto e degli scopi precisi. Pur rimanendo fedele alla sua natura felina, dimostra un’intelligenza del tutto pari, se non superiore, a quella umana. La sua metamorfosi al momento del rito, più possente, ne è la dimostrazione e svela una sua forma spirituale più vicina al vero.
Un encomio particolare, inoltre, all’ambientazione milanese, che la Garavelli riesce a rendere viva e vibrante, assolutamente familiare per chiunque abbia frequentato la città di Milano e perciò sincera verso i lettori che non vi hanno mai messo piede. L’autrice rimanda l’immagine di una città complessa, a volte in balia del proprio ménage frenetico ma capace di conservare una sua eleganza, luoghi di cultura e tradizione affiancati ai più moderni ritrovi di divertimento (e perdizione). Una città attraversata da forze in contrasto, forse ingigantite proprio da quelle acque onnipresenti che la attraversano, in superficie nella sua rete di Navigli e nei fiumi che la lambiscono, ma soprattutto nelle falde sotterranee che giacciono sotto il grigio ordinato degli edifici, immensa energia in nuce che può essere salvezza o distruzione.
Un romanzo appassionante che consiglio di leggere, vista la sua ripubblicazione in e-book per la casa editrice Emma Books.