venerdì 24 febbraio 2012

Il Canzoniere Eddico

Esistono poche testimonianze dirette riguardo la mitologia dei popoli del nord. Il nucleo di conoscenze che poi si sparse tra Sassoni, Danesi, Scandinavi, Normanni e Vichinghi islandesi ha subito parecchie modifiche prima di giungere a noi. Non solo ogni popolo ha tramandato queste conoscenze in maniera parzialmente diversa, ma la tradizione orale nel corso dei secoli ha inevitabilmente fatto sì che il numero di questi cambiamenti aumentasse.
Quando, infine, le tradizioni sono state messe per iscritto, il tramite (vale a dire, lo scrittore) ha apportato ulteriori modifiche di tipo letterario, che hanno contaminato il nucleo di sapere originario. Altri secoli di incuria hanno condotto alla perdita di frammenti più o meno ampi di questi testi.
Ciò che ci è pervenuto, però, permette di farsi un’idea abbastanza precisa della mitologia nordica e delle principali gesta eroiche dell’antico passato.
Volendo riassumere in poche, scarne parole, secondo il mito la Creazione, formata da Nove Mondi, si sostiene attraverso il Grande Frassino, l’albero della Conoscenza Yggdrasil. I mondi sono popolati da creature quali Giganti, Nani e Elfi. I Vani sono i primi Dei, a cui si affiancano i potenti Asi, che vivono nel regno di Asgard.
Odino è il loro signore, colui che si è impiccato all’Albero per ottenere la Conoscenza attraverso la Morte. I suoi figli e compagni vivono al suo fianco, interagendo con il mondo degli Uomini. Tra loro, che rappresentano l’Ordine, vive Loki, un semi-dio caotico e imprevedibile la cui progenie mostruosa un giorno condurrà al Ragnarok, la predetta Apocalisse.
Il Canzoniere Eddico (edito da Garzanti) è una raccolta di poemi in versi che ci arriva dalla tradizione islandese ed echeggia l’omonima Edda di Snorri (una raccolta in prosa) e la famosa Saga dei Nibelunghi. Per avere una visione chiara delle tematiche trattate occorrerebbe leggere tutti e tre i testi, ma questa ampia raccolta di materiale è godibile di per sé.
Il Canzoniere si può dividere in tre parti. La prima ci narra la cosmogonia nordica e ci illustra quale sarà la fine predetta del mondo, evocando l’ultima battaglia degli Asi. La seconda raccoglie alcune avventure e disavventure divine, nonché i saggi consigli del dio Odino su ciò che fa retta la vita di un uomo e sul potere delle Rune. La terza, infine, è la lunga versione islandese della storia di Sighurdr (Sigfrido) e della sua vita avventurosa, dell’Anello del drago Fafnir e delle lotte tra i Nibelunghi e Attila, re degli Unni.
I poemi eddici non sono di facile comprensione. Richiedono una lettura molto attenta, metodica, senza la paura di fermarsi e tornare indietro a rileggere qualcosa. L’appunto però non deve spaventare il lettore: lo stile di questi poemi è accattivante, in una certa misura moderno nel tratteggiare i rapporti tra i personaggi, senza l’ampollosità o la freddezza di altre letterature medievali. Un ampio glossario in fondo al libro è un ottimo “compagno di viaggio”, punto a favore dell’edizione Garzanti.
Gli eroi e gli Dei del Nord sono persone pratiche, con i piedi per terra, sempre pronte a fare a botte, a bere e a godersi i piaceri della vita. Le gare di insulti sono esilaranti e compaiono spesso a preludio di uno scontro vero e proprio, offrendo uno spaccato di vita realistico e ficcante.
Gli Asi non sono molto diversi dagli uomini su cui vegliano. Anch’essi sono preda di impulsi e gelosie, amori e litigi. Che dire, ad esempio, del dio Thor costretto a travestirsi da donna per andare a recuperare il suo Martello rubato da un gigante? O di Odino, che si traveste da barcaiolo per avere l’occasione di dirne di tutti i colori al figlio testardo?
Al contempo, i sentimenti degli eroi sono puliti, onorevoli, saldi. Si parla addirittura di amore oltre la morte, consentendoci di intuire che anche i popoli del nord credevano nella possibilità della reincarnazione. Un fatalismo di fondo pervade tutta la letteratura eddica, conducendo quasi sempre l’eroe a una morte gloriosa.
La storia degli Asi è stata di recente riproposta nel film “Thor” tratto dai fumetti Marvel e sarà tra poco di nuovo sugli schermi con “The Avengers”. Per chi è interessato alla saga, potrebbe essere piacevole leggere l’origine di questo mito.
Per chi ama, come me, la mitologia e scava per trovare le radici del fantasy contemporaneo da Tolkien in poi…un testo da non perdere!

Nessun commento: