lunedì 1 ottobre 2012

Favole, miti e leggende dell'Antico Egitto

Chi crede che la fiaba sia un genere adatto esclusivamente all’infanzia, prende un colossale granchio. La favola, infatti, non è tanto un semplice intrattenimento narrativo quanto un sistema di immediato impatto per offrire insegnamenti morali, sociali e religiosi.
La favola nasce insieme al mito, fa parte della tradizione orale che ha preceduto l’epoca della parola scritta e possiede una profondità di significato che sarebbe sciocco sottovalutare.
Ogni civiltà, ogni epoca ha le sue fiabe. Purtroppo, gran parte di esse non ci è stata tramandata in quanto facente parte, appunto, di un patrimonio orale che non sempre ha trovato un volenteroso che si sia dedicato ad una loro stesura scritta per i posteri. La tradizione di molte culture antiche per noi è andata irrimediabilmente perduta, ma se ne incontrano tracce in fiabe e miti di luoghi ed epoche più vicini a noi, come il Medioevo europeo, nascoste in maniera intelligibile solo all’erudito attraverso la trasformazione di figure e tematiche comuni a gran parte del genere umano.
La curatrice dell’antologia “Favole, miti e leggende dell’Antico Egitto”, Emma Brunner-Traut, si è data lo scopo di recuperare storie nate durante il magico periodo di splendore dell’Egitto dei faraoni, nonché i frammenti di quelle andate perdute.
L’antologia si divide in capitoli tematici. Si comincia con le fiabe vere e proprie, tra cui spiccano quelle relative agli animali. Essi venivano umanizzati e fatti interagire tra loro in un’imitazione della società umana, spesso deridendola e al contempo dando spiegazioni a comportamenti, simpatie e antipatie nel mondo animale. Questo genere ci è familiare grazie soprattutto alle fiabe di Esopo, con tutta evidenza ispirate a tradizioni più antiche.
Si passa poi ai racconti mitici, che narrano le grandi gesta e diatribe degli Dei, con particolare attenzione al mito fondamentale riguardante l’Oltretomba: quello di Osiride, Iside e Seth, che uccise e smembrò il fratello, il quale risorse dopo varie vicissitudini come re del Mondo dei Morti. Vi sono anche testi sulla lotta tra Seth e Horus (figlio di Iside e Osiride), una metafora della lotta tra la Forza bruta e l’Intelletto.
Seguono altre favole sugli animali, con evidente scopo educativo sui comportamenti giusti o errati, e quindi alcuni divertenti racconti farseschi, che prendono in giro con arguzia la società, alcuni personaggi famosi, modi di fare dell’epoca.
Si passa quindi ai racconti magici e meravigliosi, vale a dire a storie molto più articolate delle precedenti che spesso si basano su persone realmente vissute, entrate nella leggenda per la loro sapienza o per gli eventi straordinari accaduti durante la loro vita. Queste storie sono dei piccoli romanzi, molto ricche di dettagli e profonde anche nella caratterizzazione psicologica dei personaggi.
Si finisce con brani della tradizione cristiana-copta, dal sapore inconfondibilmente egiziano per il riutilizzo di tematiche e formule care alla tradizione, più o meno abilmente adattate alla nuova religione “di successo”.
L’antologia è corredata da una spiegazione ampia ed esauriente di ogni brano o frammento; esse sono raccolte alla fine del libro, in maniera da dare coordinate più precise al lettore sulla fonte del testo, sulla sua antichità e sui suoi significati più profondi. Alle spiegazioni sono affiancate le note, che così non vanno a disturbare la lettura né si affollano indebitamente a fondo pagina.
Il tutto è corredato da illustrazioni tratte da opere d’arte scultoree o su parete dell’Antico Egitto, prove grafiche della tradizione favolistica del regno dei Faraoni.
Oltre alla valenza storica della raccolta, si rimane stupefatti dal piacere che la lettura di queste storie può offrire, anche a distanza di millenni. Il linguaggio, pur adattato dai traduttori, si rivela in tutta la sua spigliata vitalità, freschezza, irriverenza e ironia, una modernità di approccio al racconto che sbalordisce nel rapportarsi a una cultura tanto antica.
Una raccolta stupenda, di interesse per lo studioso e divertente per il lettore medio. Un acquisto consigliato, un ennesimo centro perfetto della Newton Compton.

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