lunedì 13 agosto 2012

L'esorcismo

L’esorcismo è il rito attraverso cui si opera una liberazione dalla possessione sul corpo di un uomo o una donna, tormentati da entità malvagie e diaboliche. I posseduti, di solito, si rivolgono alle autorità ecclesiastiche solo dopo aver tentato ogni altra strada. L’esorcismo non è un rito afferente in maniera esclusiva al Cristianesimo, ma esiste in molte altre culture, con valenze differenti.
Il saggio “L’esorcismo” edito da Xenia e scritto da Massimo Centini vuole offrire informazioni più dettagliate riguardo un fenomeno che la gran parte di noi conosce solo in maniera distorta, attraverso la mediazione cinematografica dei film dell’orrore.
Inizialmente, l’autore mette l’accento sulla differenza insita nel rito dell’esorcismo rispetto a una normale benedizione. Mentre la seconda ha come scopo quello di attirare energie positive sulla persona oggetto della benedizione, e questo indipendentemente dalla sua condizione psico-fisica al momento, l’esorcismo è un rito magico-religioso che si opera solo in presenza conclamata di energie negative, che hanno preso possesso di una persona e vanno scacciate.
Vengono cercate tracce dell’esorcismo nelle sacre scritture, per valutare come il rito si è evoluto nel tempo, e si analizza il rito corrente per la religione Cristiana, regolato da precise norme cui l’esorcista deve attenersi.
L’autore offre anche una disamina dei differenti stati alterati di coscienza, che potrebbero essere segnale di possessione diabolica oppure condizione ideale affinché l’interessato si trovi in pericolo. Si studia la natura del Diavolo, o dei numerosi demoni responsabili della possessione, analizzando i loro scopi e i segni ricorrenti sul corpo dell’indemoniato in base ai documenti antichi che ci sono pervenuti.
Viene sottolineato più volte il fatto che gran parte delle volte il posseduto non è tale, bensì una persona la cui mente è sconvolta da una qualche patologia psicologica. Oggi, la scienza ha i mezzi per riconoscere gran parte di queste alienazioni e gli stessi esorcisti tendono a formarsi una cultura a livello psichiatrico per non farsi trarre in inganno. Anche l’antica caccia alle streghe, in fondo, gran parte delle volte si sarebbe risolta con una diagnosi di demenza, schizofrenia o ossessione della presunta strega, ben lontana da qualsiasi possessione diabolica.
Nemmeno sante e beate sono rimaste lontane da sospetti di rapporti con il Maligno, esposte com’erano al suo potere a causa dei frequenti stati d’estasi. Il Diavolo, infatti, viene descritto in tutti i documenti come esperto nel camuffamento, tanto da presentarsi persino nella veste di Gesù Cristo pur di ingannare l’anima che ha scelto di corrompere.
Per quanto interessante, il saggio non riesce ad essere esaustivo su alcuno dei sentieri imboccati dall’autore. Nonostante venga specificato più volte, ad esempio, che l’esorcismo non è un fenomeno solo occidentale e cattolico, non c’è una descrizione di riti differenti da quello Romano, una seria indagine antropologica sulla possessione non diabolica e sul modo di affrontarla presso altre culture.
Si immagina, allora, che almeno la visione cattolico-cristiana dell’evento venga trattata in maniera completa, con descrizione non solo del rito, ma anche della preparazione del sacerdote e di una casistica che funga da esempio.
Purtroppo anche questa speranza viene frustrata. Non c’è alcuna casistica e il rito viene descritto tramite citazioni dai testi che regolano tale pratica. Piuttosto l’autore preferisce parlare di argomenti di dubbia valenza quali i presunti messaggi satanici registrati sui dischi rock o trattare brevemente di pochi casi d’omicidio in Italia legati in qualche modo a confusi rituali satanici.
In breve, il testo offre sicuramente un discreto primo approccio alla materia, ma non è sufficiente a farsi un’idea precisa di cosa sia l’esorcismo. Suggerisco, per gli interessati, di approfondire altrove dopo la lettura di questo saggio.

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