mercoledì 30 maggio 2012

Professione teatro

Chi afferma di voler lavorare nell’ambito teatrale, di solito sogna di trasformarsi in una di queste due figure magiche: l’attore o il regista.
Spesso non ci si rende conto, però, che la conditio sine qua non per cui queste figure d’arte possano dare il meglio è che attorno a loro graviti e lavori un discreto numero di persone i cui compiti sono senz’altro più prosaici ma altrettanto fondamentali.
Come mettere in piedi uno spettacolo senza tecnici luci? Senza addetti al suono? Credete si possa fare molto senza costumi e scenografia?
Per non parlare poi della gestione vera e propria della compagnia, degli ingaggi, delle eventuali tournée e delle pratiche burocratiche che non finiscono mai. Questo senza voler aggiungere, magari, la gestione di un teatro vero e proprio che funga da “base operativa” e fonte di guadagno stabile.
Spesso chi si dedica al lato artistico del mondo teatrale snobba o conosce troppo poco il lavoro nascosto che gli permette di andare in scena con tutti i crismi. Il libro che vi vado a presentare è un ottimo sistema per iniziare a colmare certe lacune.
“Professione teatro”, edito da Gremese, è stato scritto dall’organizzatrice teatrale (più in generale, di spettacolo) Thessy Sembiante, una professionista che si è fatta le ossa al Teatro Piccolo di Milano e ha collaborato con grandi artisti.
Con uno stile fresco, confidenziale, la Sembiante ci introduce nel mondo dei faccendieri teatrali, spiegando con precisione e dovizia di particolari – ma senza infilarsi in astruse spiegazioni tecniche – tutto quello che c’è da sapere per diventare un organizzatore teatrale o scoprire nuove professioni all’interno del mondo dello spettacolo.
La prima parte dà un consiglio apparentemente semplice, ma fondamentale. Prima di iniziare l’avventura con una compagnia teatrale di nuova fondazione, piccola o grande che sia, occorre avere le idee chiare sul repertorio che si vuole andare ad affrontare e proporre. Piuttosto che essere dispersivi e andare avanti secondo il gusto del momento, l’autrice consiglia alle nuove realtà di iniziare a proporre un repertorio coerente, magari non già abusato nel territorio di appartenenza.
Cabaret, teatro classico, musical, teatro ragazzi, teatro sperimentale, teatro dialettale…ce n’è per tutti i gusti e palati, basta conoscere il repertorio, i lavori delle compagnie specializzate e fare ricerche sui gusti del pubblico.
La seconda parte si inoltra maggiormente nello specifico, cercando di illustrare in maniera chiara l’ostico problema delle pratiche burocratiche. Per gestire una compagnia, anche piccola, bisogna comunque sottostare ad una serie di incombenze con gli enti preposti che possono far andare facilmente in confusione.
Inoltre un’attività ben documentata della compagnia può dare accesso ai finanziamenti pubblici, che costituiscono un aiuto non indifferente. Anche questa è una materia da valutare con attenzione.
A questo punto, nella terza parte, si passa all’allestimento pratico dello spettacolo, partendo dalla scelta del testo, alla creazione del cast e della squadra tecnica. Ogni figura professionale viene illustrata in base ai suoi compiti e al suo ruolo all’interno del “grande meccanismo”, offrendo uno spaccato del lavoro di squadra che andrebbe tenuto sempre a mente.
Una volta preparato lo spettacolo, esso va presentato, messo in scena e venduto. La quarta sezione del saggio spiega come organizzare una prima e quali sono gli iter da seguire in caso di tournée. Si parla essenzialmente di marketing, una materia molto difficile ma che oggi ha un grande seguito.
Infine, per chi volesse prendersi la briga di gestire un teatro, l’autrice scrive un capitolo completamente dedicato alle norme e agli obblighi inerenti l’apertura e la sopravvivenza di una struttura adeguata. Si chiude con una spiegazione dei vari tipi di impresa possibile e con il Regolamento di Palcoscenico, valido in tutta Italia.
Il saggio, esaustivo e interessante, è arricchito da molte testimonianze dirette di addetti ai lavori, registi, attori e organizzatori, offrendo un punto di vista corale su questo mondo magico e complesso.
Una lettura che dovrebbe essere d’obbligo a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo del teatro.

Nessun commento: